Nei giorni scorsi siamo stati ospiti all’Istituto “Primo Levi” di Badia Polesine invitati dagli studenti per un progetto dedicato al Terzo Settore. Abbiamo spiegato loro cosa significa fare associazionismo. Ecco come i ragazzi, che ringraziamo moltissimo per l’interesse e l’attenzione dimostrata, ci hanno raccontato.
Una donazione…mille sorrisi
Venerdì 3 marzo le classi 4^BTI e 4^AL dell’IIS Primo Levi hanno partecipato ad un incontro con l’Associazione “Fàedèsfa” ONLUS, che ha sede a Fratta Polesine rappresentata, da Marina Faedo, consigliere dell’associazione e da alcuni volontari. “Fàedèsfa – spiegano- è un nome goliardico in dialetto veneto, perché all’inizio non avevamo una sede fissa per organizzare qualsiasi tipo di evento, e quindi dovevamo montare e poi smontare le strutture, quindi fare e disfare tradotto proprio in dialetto veneto Fàedèsfa”. Alla fine pur avendo oggi una sede fissa, l’associazione non ha voluto cambiare nome, perché questo nome era la loro origine. Marina afferma che è nata per caso, per volontà di persone che si spendevano per gli altri, in difficoltà: “Nel 2011 un piccolo gruppo di famiglie di Fratta ha realizzato un parco giochi. Poi nel 2012 e nel 2016 ha contribuito ad aiutare le persone che si trovavano in difficoltà dopo il terremoto e, nel 2016 ad Amatrice, oltre a portare ciò di cui c’era bisogno, ha anche installato temporaneamente un container con delle lavatrici e delle asciugatrici”.
Negli anni successivi l’associazione, che si è costituita nel 2013, ha fatto molte donazioni ai reparti di pediatria di diversi ospedali, come per esempio due dispositivi di contenimento per le termoculle del reparto Neonatologia all’ospedale di Rovigo. Nel 2018 l’associazione con i fondi raccolti è riuscita a donare una carrozzina elettrica a Viola, una bambina di 9 anni, con una malattia genetica molto rara, ossia l’osteogenesi, conosciuta come “malattia delle ossa fragili. “Sono stata affascinata dall’incontro, mi ha fatto riflettere sulla donazione, – commenta Harleen, una studentessa – amo molto i bambini, quindi mi sono sentita coinvolta al massimo e spero di fare altri incontri, per avere un’idea delle azioni buone che stanno facendo delle persone comuni come noi, per il bene di tutti.”
Soddisfatto dei buoni riscontri suscitati da questi incontri anche il Dirigente Scolastico Amos Golinelli “con tutte le cattive notizie che riempiono i nostri media e con i cattivi esempi sempre in agguato, è importante per noi far conoscere ai nostri studenti e alle nostre studentesse realtà belle come quelle di questa associazione, la cui storia mette in evidenza come la volontà di fare del bene e aiutare il prossimo diano l’energia necessaria a superare ogni limite, organizzativo e geografico”.
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