Un altro appuntamento speciale con il Dottor Achille Ferrari psicologo e psicoterapeuta. Il mese scorso aveva parlato della diversità e questa volta ne parla ancora. Sì, perché essere diversi è una forza. Leggete qui sotto che cosa ci ha raccontato il Dottore amico di Faedesfa No-Profit!
Da sempre, come è solito nella storia dell’umanità, il bambino speciale metteva in difficoltà e quindi andava escluso dal consesso dei più attraverso la sua istituzionalizzazione. In quel bambino non si riconosceva più il bambino con dei desideri dei sogni, non si riconosceva più il bambino che sa amare ed è degno di essere amato, ma si considerava solo ed esclusivamente l’handicap. Ad esempio, non si considerava il bambino con cecità, ma solo la sua cecità. Non si considerava il bambino con emiparesi, ma solo la sua emiparesi. Tutto questo nell’arco del tempo ha portato a disumanizzare le relazioni in tale ambito.
Molti passi sono stati fatti. Finalmente ora si parla di inclusione di persone, con caratteristiche diverse, con bisogni diversi, arrivando alla consapevolezza che ognuno di noi è una persona originale con capacità originali, ma anche con bisogni originali e quindi speciali. Ognuno di noi è originale perché è determinato dal proprio limite, non siamo “onnipotenti”, ma quel limite non è uguale per tutti, ognuno è definito dal proprio limite e quindi concettualmente diverso sia nei punti di forza che di fragilità.
La diversità quindi è la capacità di essere a proprio modo, non come limite che mi differenzia, ma come punto di forza che mi rende unico ed originale.
Accogliere la propria diversità:
È contribuire alla partecipazione originale della comunità,
È dare prospettiva alla propria originalità
È accettazione della originalità altrui,
È riconoscimento del proprio limite,
È accettazione dell’altrui limite,
È necessità del limite altrui,
È costruzione di solidarietà.
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