Nei dieci anni della nostra storia, c’è un altro episodio che vi vogliamo raccontare. Porta i segni della solidarietà, dei sogni di una bambina e di un gruppo di imprenditori che l’ha aiutata con la donazione di una carrozzina elettrica. A fine luglio di tre anni fa, ci trovammo in un turbinio di emozioni. Ci trovammo ad pianificare una serata di gala per 300 persone. Il nostro presidente, Andrea Pezzuolo, aveva per caso buttato l’occhio qualche settimana prima su un foglietto scritto da una bambina, Viola. “Il mio desiderio più grande è camminare. Io ho l’osteogenesi imperfetta che fa venire le fratture. Questa malattia non mi permette di camminare e per colpa della malattia ho la carrozzina” aveva scritto Viola su quel foglietto che aveva catturato l’attenzione di Andrea Pezzuolo. Poco dopo, passammo all’azione.
La piccola è figlia di un dipendente del suolificio “Magonio” a Montelupo Fiorentino, in Toscana. Carlo Piccini, titolare della storica azienda del comparto della scarpa, amico e sostenitore dei nostri progetti, raccontò nel dettaglio ad Andrea la storia di Viola: affetta da osteogenesi non poteva camminare ed era costretta in carrozzina. Il babbo Massimiliano voleva acquistare per la figlia una carrozzina elettrica. Su quella Viola avrebbe potuto muoversi più facilmente. In men che non si dica Faedesfa ha fatto squadra e dal Veneto alla Toscana, grazie a Carlo Piccini , organizzò la serata (per noi fu la prima, ecco perchè l’emozione era alla stelle) per raccogliere i fondi: servivano 9mila euro per donare a Viola una carrozzina elettrica sulla quale spostarsi più agevolmente. Oggi siamo qui a raccontarvelo, ancora con la pelle d’oca. Un altro obiettivo, raggiunto dalla “banda delle magliette verdi”.
Commenti recenti