Il 20 Maggio di 9 anni fa la terrà tremò e mise in ginocchio l’Emilia Romagna. Faedesfa No-Profit, che all’epoca non era ancora ufficialmente stata fondata, ma sarebbe diventata la “banda delle magliette verdi”, di lì a un anno, decise di darsi da fare per le popolazioni colpite dal sisma. In particolare Carpi di Modena, comunità con cui ancora oggi c’è un forte legame. Un gruppo di volontari di Fratta Polesine e Villanova del Ghebbo diede vita a una raccolta fondi che, grazie all’aiuto del Polesine, permise di fare ben tre spedizioni in provincia di Modena. Tre i tir partiti dal rodigino, carichi di derrate alimentari, acqua, vestiario, frutta e verdura e altri generi di conforto.

Oggi, il presidente di Faedesfa No-Profit, Andrea Pezzuolo, che faceva parte del gruppo di volontari che organizzò il tutto ricorda ancora con emozione il grande lavoro che fu messo in piedi in poco tempo: “Furono giorni intensi. Tutto fu possibile grazie anche agli imprenditori e alle aziende del territorio che si prodigarono. Il Mercato Ortofrutticolo di Lusia , l’Azienda Cappato, e il Consorzio Autotrasportatori Translusia”. Anche Mauro Verza che con la sua ditta di autotrasporti di Villanova del Ghebbo, guidò il suo autotreno sino ai magazzini di Carpi di Modena, contribuì in modo importante. “Ricordo ancora il giorno in cui con Mauro andammo a caricare il suo camion. C’era sgomento ma voglia di aiutare a rinascere i nostri conterranei. Massimo Biscuola aveva messo a disposizione da subito con la sua azienda, a raccolta fondi appena iniziata, dandoci fiducia, un carico di acqua. Massimo un altro imprenditore che oggi ricordiamo con stima, scomparso purtroppo prematuramente”.